Calcola imposte e tasse per la vendita e la locazione
Con questa semplice utility puoi calcolare le imposte dovute nella compravendita di immobili ad uso abitativo.
L’applicazione calcola automaticamente l’IVA, l’imposta di registro, l’imposta catastale e l’imposta ipotecaria in base al tipo di immobile acquistato ed al venditore.
Se l’atto di vendita non è soggetto ad IVA e l’acquirente non agisce come titolare di partita IVA, è possibile calcolare le imposte di compravendita non più a partire dal valore di vendita dell’immobile, ma in base al suo valore catastale.
Questa possibilità, detta anche sistema Prezzo-Valore, è entrata in vigore nel gennaio del 2006 ed offre alcuni vantaggi, anche di tipo fiscale.
Se scegli di calcolare le imposte sul valore catastale metti ‘la spunta’ sul campo “Prezzo-Valore”.
Se non conosci il valore catastale complessivo dell’abitazione l’applicazione lo calcolerà automaticamente lasciando la spunta nel campo “Calcola valore catastale dalla rendita” (in questo caso devi inserire la rendita catastale non rivalutata).
Se, viceversa, conosci già il valore catastale (o lo hai calcolato separatamente) puoi inserirlo direttamente nel campo “Valore Catastale“.
Se non è permesso avvalersi del metodo “Prezzo-Valore”, perché ad es. l’atto di compravendita è soggetto ad IVA, la relativa opzione non sarà disponibile.
L’utility consente di calcolare facilmente l’importo della tassa di registro da versare per i contratti di locazione ad uso abitativo o commerciale.
Per il calcolo è sufficiente impostare il tipo di immobile affittato, la durata del contratto e l’importo del canone di locazione.
Deve essere indicata anche la modalità di pagamento della tassa di registro: rateale (anno per anno) oppure in un’ unica soluzione.
Nel primo caso l’utility calcolerà l’importo da versare relativo alla prima annualità e a quelle successive, nel secondo caso l’imposta complessiva decurata degli sconti previsti per il pagamento in un’unica soluzione.
Si ricorda che nel caso di pagamento rateale, la tassa di registro dovrà essere ricalcolata ogni anno sulla base del canone rivalutato secondo gli indici Istat.
Per i contratti di immobili ad uso abitativo l’imposta di registro varia in base al tipo di contratto (canone ‘concordato‘ o ‘libero‘) mentre per i contratti commerciali dipende dal fatto che il locatore sia o meno un soggetto passivo iva.
Questa semplice applicazione consente di calcolare il valore catastale di un qualsiasi bene immobile, inclusi i terreni.
È sufficiente conoscere la categoria catastale di appartenenza e la rendita catastale non rivalutata, consultabile nell’ultima dichiarazione dei redditi oppure presso l’uffico del catasto (per i terreni agricoli si parla di reddito dominicale non rivalutato).
La rendita catastale può essere cercata anche online tramite l’apposito servizio messo a disposizione dall’Agenzia del Territorio: per entrare basta il codice fiscale e per la ricerca servono gli estremi catatali dell’immobile (comune, foglio catastale, particella/mappale ed eventuale subalterno).
Poichè il valore catastale cambia a seconda che si tratti della prima casa o meno, è necessario indicare questa informazione nel campo “Abitazione principale“.
Il calcolo della rendita catastale è utilizzato nella determinazione dell’ asse ereditario nelle successioni legittime o testamentarie, ai fini del calcolo dell’ imposta di successione, nelle donazioni e nella tassazione delle compravendite immobiliari (nei casi in cui si può applicare la modalità “prezzo-valore”, in vigore dal 2006).